STUDIO OSSERVAZIONALE CONDOTTO DAL DOTT. LUIGI CIOFFI (Pediatra di base ASL Na2 Nord -Coordinatore centro studi FIMP Napoli Responsabile Regione FIMP Campania della Sperimentazione clinica e del farmaco)

PREMESSA

La rinopatia ostruttiva è una patologia cronica ad elevata prevalenza nel soggetto in età pediatrica, di crescente rilevanza epidemiologica, fortemente correlata con problematiche ambientali, che può condizionare in modo sensibile la qualità della vita dei piccoli pazienti e dei loro genitori. La rinopatia ostruttiva, potendo spes-so evolvere nell’Asma Bronchiale, nelle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), nella BPCO e nella loro associazione (OverlapSyndrome), rappresenta oggi la patologia ostruttiva più significativa delle alte e delle basse vie aeree. Per que-sto, la gestione dei piccoli pazienti risulta assai complessa sul piano della prevenzione, della diagnosi e della terapia. Nella pratica clinica ambulatoriale, viene sovente evidenziata la scarsa efficacia dei protocolli farmacologici normal-mente prescritti, per di più non esenti da effetti collaterali: basti pensare allo sproporzionato uso di cortisonici topi-ci che agiscono deprimendo la crescita

e il metabolismo del piccolo paziente. Da queste considerazioni scaturisce lo stimolo ad affrontare tale patologia con un nuovo approccio terapeutico multi-disciplinare. L’Isopatia è una branca della medicina alternativa impiegata prevalentemente nel trattamento di un ampio spettro di patologie, per lo più ad andamento cronico-recidivante. I medicinali isopatici non sono prodotti di sintesi chimi-ca, non sono invasivi e non provocano effetti collaterali notori. La terapia isopatica non mira, come gli antibiotici di sintesi, alla soppressione dei microrganismi, ma, al contrario, ne permette l’eliminazione promuovendo una migliore riconoscibilità degli agenti patogeni da parte del sistema immunitario. L’azione dell’Isopatia è, quindi, quella di favorire una naturale regola-zione dei processi organici dell’organismo. La terapia isopatica ha dimostrato, inol-tre, la propria valenza scientifica attraverso numerosi studi clinici alla stessa stregua della medicina allopatica tradizionale.

OMEOPATIA RICERCA CLINICA I prodotti isopatici di cui si avvale l’omonima terapia sono ricavati da muffe e lieviti, e vengono preparati secondo la Tecnica Farmaceutica Omeopatica. Nell’ambito della gamma dei medicinali isopatici in commercio più utilizzati, ritroviamo SANKOMBI D5 gocce, prodotto in Germania dai laboratori farmaceutici della Sanum-Kehlbeck. Il medicinale è preparato secondo i dettami della Farmacopea Omeopatica Tedesca, ed è il risultato dell’associazione di due specie di funghi, il Mucorracemosus e l’ Aspergillusniger, diluiti in acqua bi-distillata (5m1 Mucorracemosus D5 dil. HAB, prescrizione 5a e 5m1 Aspergillusniger D5 dil. HAB, prescrizione 5a). SANKOMBI D5 trova principalmente impiego nelle adenoiditi, tonsilliti, angina di Plaut-Vincent e nella terapia di terreno quando vi sia tendenza ad infezioni ed allergie. Non vi sono studi in letteratura che evidenzino, attraverso tecniche di ri-noscopia a fibre ottiche, la riduzione delle secrezioni mucose e dell’ipertro-fia dei turbinati dopo terapia isopatica, con SANKOMBI D5. Ecco perché si è pensato di strutturare uno studio pre-liminare su pazienti pediatrici affetti da rinite allergica con ipertrofia dei turbinati e rinofaringiti recidivanti. OBIETTIVO Outcome primario: Riduzione delle secrezioni mucose nel rinofaringe Outcome secondario: Riduzione dell’ipertrofia dei turbinati e dell’eventuale ipertrofia adenoidea MATERIALI E METODI In 10 bambini di età superiore a 2 anni (4 di sesso femminile e 6 di sesso ma-schile) affetti da rinopatia ostruttiva, trattati con SANKOMBI D5 gocce, alla dose di 12 gtt/die somministrate attra-verso apparecchio per nebulizzazione nasale (RinowashMarkosMefar) diluendole in 2 ml di soluzione fisiolo-gica, per 15 gg,/mese per 3 mesi, è stata effettuata una rinofibroscopia a fibre ottiche (Rinoscopio EF XION Medical Amplifon flessibile). Tutti i pazienti erano prick positivi agli acari della polvere (Der P e Der F). Tre soggetti su dieci erano anche prick po-sitivi alla parietaria, due al pelo del gatto e uno all’olivo. I pazienti avevano effettuato, in passato, terapie allopatiche antiallergiche con cortisonici topici ed antistaminici, ma al momento dell’ar-ruolamento non effettuavano nessuna terapia da almeno un mese. La rinofibroscopiaveniva effettuata al momento dell’arruolamento e dopo la fine della terapia. Veniva previsto un follow-up telefonico a quindici giorni per essere sicuri della compliance terapeutica. Il paziente veniva visto in ambulato-rio in caso di peggioramento delle con-dizioni cliniche. Tutti i pazienti hanno terminato lo studio ed il follow-up. RISULTATI Nei 10 bambini sottoposti a rinoscopia, in 3 vi è stata una diminuzione signi-ficativa del muco e dell’ipertrofia dei turbinati, in I bambino vi è stata anche riduzione delle vegetazioni adenoidee e in 6 vi è stata una significativa riduzione delle secrezioni mucose ma non dell’i-pertrofia dei turbinati.

CONCLUSIONI

Questo studio preliminare dimostra come un medicinale omeopatico può essere utile nella terapia del bambino con problemi otorinolaringoiatrici, ri-ducendo l’uso di farmaci che hanno ef-fetti collaterali anche importanti. L’azione sulle secrezioni mucose di SANKOMBI D5 è stata evidenziata in tutti i soggetti, mentre più incerta (3 casi su 10) è quella sull’ipertrofia dei turbinati, anche se la riduzione delle secrezioni ha ridotto gli episodi infettivi ipotizzabile che per avere un’a-zione sull’ipertrofia dei turbinati sia necessaria una terapia più prolungata. Del resto anche i cortisonici topici non hanno un’azione immediata sull’ostru-zione nasale tanto è vero che i normali protocolli prevedono cicli prolungati di terapia. Questo studio, pur avendo il limite della numerosità del campione, evidenzia con tecnica oggettiva il miglioramento clinico e pone quindi le basi per una sperimentazione più ampia.

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