FONTE: OMEOPATIA OGGI, IPOSSIA E ACIDOSI
CONSIDERAZIONI FINALI
Dopo avere condiviso una vision d’insieme sull’importanza e la ricaduta clinica dell’Ipossia-Acidosi, proviamo a sintetizzare alcuni aspetti di prassi terapeutica generale che, tuttavia, andranno poi adattati alle singole situazioni ed evenienze.
Il dato fondamentale è che l’organismo va riportato in una situazione di buon pH non solo a livello ematico ma soprattutto a livello della matrice extracellulare dove i processi di acidificazione sono pericolosi (specie quando si arriverà ad una trasformazione da sol a gel della matrice stessa) poiché alterano le vie biochimiche e la comunicazione tra i vari ceppi cellulari oltre a mettere in una condizione di sforzo compensatorio le pompe protoniche di membrana e costituendo un elemento di vasocostrizione capillare e quindi di ipossia. Tutte le condizioni ipossiche vanno combattute e ostacolate sia in via preventiva che in fase terapeutica per patologia conclamata. Ogni situazione patologica ha come base un processo di alterazione in senso ipossico/acidificante e interventi quali una buona respirazione e un’alimentazione adeguata con prevalenza di frutta e verdura e scarso apporto di carboidrati raffinati/zuccheri/amidi è fondamentale cosi come una limitazione dell’apporto proteico animale. E’ fondamentale il monitoraggio del pH anche attraverso la via urinaria come pin sopra descritto e I’uso, peraltro promosso anche in letteratura, di sostanze neutro-basificanti. Tra queste ricordiamo alcune tra le pia semplici: i Bicarbonati e i Citrati.
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