La Posturologia studia il Sistema Tonico Posturale, ovvero quell’insieme di leggi neurofisiologiche che regolano e controllano la postura. Gli “ingressi” posturali sono principalmente il recettore podalico, quello oculare, l’appararo stomatognatico, la cute ed altri secondari. I segnali provenienti da questi “ingressi” vengono elaborati dai centri superiori e utilizzati per adeguare le risposte posturali. Si tratta, dunque, di un approccio diagnostico terapeutico rivolto a tutti i recettori coinvolti: piede, occhio, apparato stomatognatico, pelle.
Procedura: Approfondito esame obiettivo (la prima visita dura circa 1 ora e 1/2) seguito dall’analisi stabilometrica con pedana Ciber-Sabot (dall’innovatore prof. M. Ouaknine), il gold-standard a livello europeo per lo studio della postura e la riabilitazione posturale (Biofeedback Posturale).
Prosecuzione della terapia a domicilio.
Prescrizione e personalizzazione dei presidi necessari e insegnamento degli esercizi da eseguire a domicilio (di ortottica, di propriocezione podalica, di logopedia)
La Riprogrammazione della Postura a livello Neurofisiologico
Una volta diagnosticati gli squilibri che effettivamente esercitano un’influenza negativa sulla postura analizzata, si procede studiando una strategia terapeutica compatibile con le peculiarità del paziente stesso, agendo sui principali “recettori posturali”.
La terapia consiste dunque in una vera e propria riprogrammazione a livello neurofisologico della postura, che si ottiene “programmando” in modo appropriato il sistema tonico-posturale. Per fare questo si procede facendo in modo che i recettori “sregolati” ricevano nuovamente degli “input” corretti. Il paziente dopo una prima visita viene poi seguito durante l’arco di almeno un anno con periodiche visite di controllo, la cui frequenza è variabile in base al quadro clinico e alla sua evoluzione.
Si possono contemporaneamente eseguire altre terapie complementari, come quella antalgica in caso di dolore in atto con agopuntura e/o mesoterapia, il Biofeedback Posturale, determinate tecniche di Fisioterapia (Pancafit etc).
La Riprogrammazione Neurofisiologica della Postura in ambito sportivo
In ambito sportivo la riprogrammazione posturale comporta un prezioso margine di vantaggio rispetto agli avversari. Immaginiamo un atleta con una rotazione (e/o slivellamento) del bacino o del cingolo scapolare, oppure con un valgismo o un varismo podalico marcati: ad ogni falcata, ogni pedalata, ogni movimento sprecherà delle energie anche solo per mantenere in equilibrio un sistema tonico-posturale che lavora in modo asimmetrico. In tal modo si perderanno centesimi preziosi ad ogni gesto atletico, andando a determinare una performance inferiore rispetto ad un altro atleta che invece sia già stato “riprogrammato”.
Sotto certi aspetti si potrebbe quasi considerare una sorta di “doping lecito” ed anzi auspicabile! Esistono diverse strategie terapeutiche per le varie discipline sportive. Per esempio nel tennis, nel rugby, nella pallavolo così come in tutti gli sport in cui il puntamento e la mira sono importanti, è possibile esercitare la convergenza oculare per ottimizzarla mediante uno speciale dispositivo. Si potrà così colpire in modo più efficace la pallina da tennis, o ricevere un bagher così come schiacciare una palla veloce, lanciare o ricevere una palla ovale in piena corsa e via dicendo…
Naturalmente portare un atleta sul podio significa lavorare ai massimi livelli, per questo, ove necessario, ci si avvale di un’equippe di professionisti e il “paziente speciale” in questo caso deve veramente dare il massimo non solo in campo ma anche nella prosecuzione delle terapie!
Biofeedback Posturale
Per ottimizzare e/o accelerare la Riprogrammazione Neurofisiologica Posturale, si possono eseguire dei microcicli (5 sedute) di Biofeedback Posturale, la terapia d’avanguardia nella rieducazione posturale, ideale per imparare a “sentire” la propria postura e a mantenerla attivamente, divertendosi! (Ideale anche per i giovani pazienti).