CONGRESSO TUMORI, ALIMENTAZIONE E DINTORNI:
Ci occupiamo della cura e della qualità di vita delle donne affette da tumori ginecologici nel Policlinico Sant’Orsola L’idea del congresso è nata dall’esigenza espressa dalle nostre pazienti di ricevere no-tizie sempre più dettagliate sul tipo di ali-mentazione da seguire nelle diverse fasi di cura del tumore, Ci siamo trovati davanti ad un gruppo eterogeneo di pazienti con diverse esigenze. Dovevamo e dobbiamo rispondere su consi-gli alimentari in pazienti nel post-operatorio con e senza resezioni intestinali e stomie, nel periodo delle terapie adiuvanti (radio e che-mioterapia) e nel periodo di follow up. Le ri-sposte non erano semplici da dare. Sul tema alimentazione e tumori esistono di-verse “filosofie di pensiero”, quelle estremi-ste dove niente o quasi è permesso e quelle permissiviste con massima libertà di scelta delle propria dieta, l’importante é non in-grassare. In questo congresso abbiamo cercato un confronto fra gli “addetti ai lavori” apparte-nenti a diverse scuole di pensiero in modo da estrapolare la strategia migliore e rispondere alle domande delle nostre pazienti. Dal congresso è emerso che esiste una corre-lazione fra alimentazione squilibrata ed ec-cessiva e rischio di patologia in generale: car-diovascolare, metabolica e tumorale. Ci sono delle correlazioni fra tumori ed ec-cessi alimentari ben conosciute: l’abuso di carni rosse e tumori del tratto digerente; obesità e tumori dell’utero. La trasformazio-ne maligna non è solo dovuta a proprietà in-trinseche della cellula come le mutazioni genetiche, ma è anche favorita da un am-biente permissivo come il micro ambiente infiammatorio. L’infiammazione cronica a lungo termine predispone al cancro e ne favorisce la pro-gressione tumorale. Ci sono molti alimenti con riconosciuti effetti antinfiammatori ad esempio: gli (n3 contenuti nel pesce inibi-scono ILi, le antocianine contenute nella frutta e nelle barbabietole le VEGF, la quer-cetina, la tricina, l’apigenina, la genisteina contenute nell’uva nera, cipolla, mirtillo, ri-so integrale, sedano, fave inibiscono Ie PGEa, cicIossigenasi, Iipossigenasi e cosi via. In questi processi di mantenimento dell’e-quilibrio dell’organismo bisogna riconosce-re un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’omeostasi alla microflora intestinale. La disbiosi predispone alla patologia attraverso il mancato riconoscimento del patogeno e l’infiammazione cronica. Lo stato nutrizionale assume un ruolo fon-damentale nel paziente chirurgico in parti-colar modo nel paziente oncologico che è a maggior rischio di malnutrizione e caches-sia. Il calo ponderale e la malnutrizione spesso si associano al tumore interferendo con la qua-lità di vita, la possibilità di effettuare le tera-pie specifiche antitumorali e la risposta alle stesse. Lo screening nutrizionale dovrebbe esse-re effettuato al momento del ricovero su tut-ti i pazienti ospedalizzati, dovrebbe esse-re ripetuto ad ogni visita di controllo per ini-ziare un intervento nutrizionale precoce in caso di ridotti apporti nutrizionali non solo proteico-calorici ma anche vitaminici idro-salini. L’intervento nutrizionale in fase pre-opera-toria migliora la risposta immunitaria e me-tabolica allo stress chirurgico e nel post ope-ratorio riduce la morbilità, mortalità, i tempi di degenza e migliora la tolleranza alla tera-pia adiuvante. Alcuni consigli alimentari possono migliore la qualità di vita delle pa-zienti durante le terapie adiuvanti riducen-done gli effetti collaterali: masticare lenta-mente, evitare l’eccessivo apporto di zuc-cheri, limitare l’assunzione di fibre riducono il gonfiore e il senso di nausea, conoscere gli alimenti può portare ad integrare quelli che sono più indicati in determinati momenti e rimuovere quelli che peggiorano la qualità di vita. Sono da preferire cibi biologici o a chilome-tro zero perché più ricchi di nutrienti e meno di pesticidi che a lungo andare possono de-terminare pericolose intossicazioni. In ge-nerale è importante un corretto bilancio energetico, un monitoraggio del peso, assu-mere una dieta varia che permetta l’integra- zione di tutti i principi nutritivi inseriti nella piramide alimentare, con una particolare educazione agli acquisti, a leggere le etichet-te degli alimenti, a questo magari si deve as-sociare una adeguata attività fisica e possi-bili-t-lente la preparazione dei cibi in casa propria. Come corollario di questo congresso è parti-to un progetto di collaborazione fra la Risto-razione del Sant’Orsola e la SSD di Oncolo-gia Ginecologica che applicherà alle pazienti della struttura del Policlinico i consigli emer-si dal congresso. Anna Myriam Perrone. Oncologia Ginecologica Policlinico Sant’Orsola Malpighi
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congresso tumori nutrizione dintorni pag 2
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