FONTE: LA MEDICINA BIOLOGICA

PNEI WORLD – RUBRICA A CURA DELLA PROF.SSA MARIA CORGNA

IL BAMBINO E LO STRESS

(…) La letteratura scientifica e concorde nel ritenere che lo stress sperimentato da una donna in gravidanza sia connesso alla salute fisica e mentale del nascituro. Oltre agli effetti deleteri del fumo e dell’alimentazione inadeguata in gravidanza, e importante valutare la sensibility materna allo stress: tutti fattori che determinano le caratteristiche di base del cervello fetale. – Le fasi critiche potrebbero sorgere tra la 18ma e la 33ma settimana di gestazione, periodo in cui l’aumentata e protratta incre-zione di ormoni dello stress potrebbe avere conseguenze devastanti, come confermato anche dalle ricerche di Sandman, Hobel e Waldhawa. Lo stress in gravidanza avra conseguenze solo su una sottopopolazione di feti in proporzione alla capacity di gestione dello stress da parte della madre.
In particolare, alti livelli di connessione sociale, buona salute, ottimismo, autoironia, spirituality e strategie apprese di gestione dello stress si rivelano di fondamentale importanza per il feto.
L’attivazione dell’asse HPA costituisce it legame tra stress, durata della gravidanza e peso alla nascita. – Nel corso di una gravidanza normale i livelli di cortisolo tendono a raddoppiarsi o triplicarsi spontaneamente. Aumento del CRH ed eccessivi li-velli di cortisolo sono stati associati al parto pretermine ed alla diminuzione della crescita fetale. La disregolazione immunitaria che si as-socia allo stress in gravidanza aumenta, a propria volta, la suscettibilità alle infezioni. Probabilmente it passaggio transplacentare di corticosterone e alla base dello stress fe-tale. – A questo proposito si evidenzia, inoltre, l’incidenza di malattie da radicali liberi nei neonati pretermine. E pertanto importante valutare it profilo del-lo stress ossidativo nel cordone ombelicale. II perfetto bilanciamento tra ossidanti e antiossidanti indica infatti che il bambino e in buona salute; in caso contrario, e opportuno intervenire prima che it danno si instauri o si amplifichi.

Le nascite premature o pretermine rappresentano un problema serio per-che mettono il bambino a rischio di difetti alla nascita o a morte neonatale. – Cosa innesca questo processo? I ricercatori della University of Texas Medical Branch (UTMB) – Galveston sembra abbiano trovato una risposta all’invecchiamento precoce e in-naturale della placenta, che avverrebbe a causa di fattori esterni come lo stress ossidativo indotto.

I fattori di stress ossidativo sono costituiti da tossine ambientali e inquinamento che, sebbene facciano parte ormai della vita quotidiana e siano in qualche modo inevitabili, possono talvolta avere un maggiore impatto sull’omeostasi PNEI. Ci riferiamo al fumo e all’alcol, ma anche ad un alto indice di massa corporea (BMI) o ad infezioni in corso. Lo studio e stato pubblicato su American Journal of Pathology ed e stato condotto su membrane fetali esposte a stress ossidativo. In un esperimento gli scienziati hanno esposto queste ultime a estratto di fumo di sigaretta, osservando come questo abbia causato un rapido, quanto drammatico, invecchiamento del tessuto placentare. Una mamma con sistemi dello stress iperattivi “passa” la sua eredita al feto e lo predispone a disturbi del Sistema Immunitario che potranno manifestarsi precocemente.
Le infezioni ricorrenti in Pediatria possono anch’esse essere espressione di una low grade inflammation innescata dallo stress gestazionale.
Generalmente, interessano le prime Vie aeree. Alterati ritmi sonno-veglia inibiscono la naturale secrezione dell’ormone della crescita, di ormoni tiroidei, di prolattina, di cortisolo e di melatonina. Cib comporta una fragility delle capacity mnemoniche del bambino. Dopo 24 ore di veglia, infatti, diminuisce la temperatura corporea e si modifica il tono dell’umore; si riduce – inoltre – l’attivita del Sistema Immunitario, la secrezione di GH e di leptina, mentre aumenta la sintesi di grelina. Dal sonno del bambino dipendono le principali funzioni biologiche (appetito, senso della fame), l’asse cognitivo (apprendimento) e l’equilibrio affettivo. La disregolazione dell’appetito, con aumento del senso della fame, e uno degli indici di stato infiammatorio in Pediatria che si manifesta con sovrappeso, obesity e disturbi alimentari.
L’obesita infantile ha implicazioni nella sfera psico-sociale, oltre che in quella fisiologica. Un bambino in sovrappeso ha scarsa autostima, e soggetto a disordini alimentari e pub soffrire di depressione. Dal punto di vista polmonare, si potrebbero verificare apnee notturne, broncospasmo, difficolta nell’esecuzione di esercizi fisici. Dal punto di vista gastrointestinale, sara soggetto a calcolosi biliare e steatoepatite. Tante le implicazioni muscolo-scheletriche: epifisiolisi femorale, morbo di Blount, fratture, piede piatto. Gravi anche le possibili complicazioni cardiovascolari ed endocrine. – Tra le prime: dislipidemia, ipertensione, coagulopatia, disfunzioni endoteliali. – Tra le seconde, diabete Tipo 2, pubertà precoce, ipogonadismo nei maschi e sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) nelle femmine.
Lo stato infiammatorio di un minore e spesso scatenato anche da stressori cognitivi.
Dimostrata l’associazione tra abuso sessuale, fisico, emozionale ed aumento di alcolismo, depressione, patologie ischemiche, cancro, fratture. Le madri depresse con elevati livelli di cortisolo salivare hanno figli con un maggior numero di deficit cognitivi che si manifestano intorno ai 6-7 anni.
“Abbiamo dimostrato come lo stato psico-fisico della mamma influenzi il feto e la prole, ma anche un uomo stressato puO procreare figli e nipoti ansiosi: gli spermatozoi sembrano proprio non dimenticare nulla”. – Queste le conclusioni di una nuova, curiosa ricerca condotta recente-mente negli Stati Uniti.
La prima scoperta delle modificazioni epigenetiche, ovvero dei fattori ambientali che modificano l’espressione dei geni legata ad alcune sin-dromi e patologie psicologiche come ansia e depressione trasmesse dai padri, si deve ai ricercatori della University of Pennsylvania. Successivamente, i ricercatori della Tufts University School of Medicine hanno sottoposto giovani cavie di laboratorio di genere maschile ad una serie di sollecitazioni. Gli stimoli stressogeni impiegati sono stati il trasferimento improvviso in altri stabulari, l’aggiunta di oggetti estranei, l’odore di animali predatori e rumori sospetti. Questo stress sui topolini giovani o adulti ha indotto alcune modificazioni epigenetiche nei loro spermatozoi, riprogrammando l’asse ipotalamo-ipo-fisi-surrene, una regione del cervello che comanda la risposta allo stress”, afferma Tracy Bale che ha svolto lo studio. “In modo sorprendente, sia i figli maschi sia le femmine dei padri stressati in giovane eta hanno mostrato avere una reattivita anomala alle fonti di stress, troppo ridotta o esagerata, con reazioni irregolari”.

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In conclusione, condizioni ambientali avverse nei primi anni di vita possono alterare la risposta allo stress; in particolare, possono incidere su comportamenti e capacity cognitive in eta adulta attraverso meccanismi epigenetici.
Tuttavia, diverse osservazioni hanno suggerito che stress lievi o moderati nella prima infanzia possano avere una sorta di “effetto vaccinazione” contro lo stress nelle generazioni successive. In questo modo verrebbe favorito lo sviluppo di risposte adattative che possono conferire maggiore resistenza ad altri fattori di stress in seguito nella vita.
– Infine, riportiamo un dato allarmante: un bambino ogni 8 minuti e vittima di errori nella somministrazione di farmaci convenzionali.
II 250/0 di tutte le disattenzioni riguardano i piccoli con meno di un anno di eta. 63mila all’anno, 192 al giorno, 8 all’ora, ovvero uno ogni 8 minuti: tanti sono i bambini con meno di sei anni di eta che, negli Stati Uniti, so-no vittime di errori nella somministrazione di farmaci (antipiretici/antinfiammatori/antibiotici) commessi dagli adulti (genitori, nonni, insegnanti, baby sitter) che si occupano di loro.
II dato proviene da uno studio, primo del genere, pubblicato su Pediatrics dai ricercatori dell’Ohio State University College of Medicine e del Nationwide Children’s Hospital nel 2014, uno dei pi0 grandi ospedali pediatrici degli Stati Uniti.
Per quanto concerne (‘Italia, nel 2012 e stato registrato che 58 bambini su 100 nel corso di un anno hanno ricevuto almeno un farmaco. Con notevoli differenze tra Nord (460/0) e Sud (760/0). Sono stati curati con medicinali soprattutto i maschi sotto (‘anno di eta (690/0 contro il 650/0 di femmine).
Ad ogni bambino sono state prescritte mediamente 2,7 confezioni di me-dicinali (senza contare i farmaci da automedicazione). – Una concezione del farmaco e della medicina figlia del riduzionismo scientifico, per cui al sintomo corrisponde un farmaco.
Pneisystem, il sistema innovativo di diagnosi e terapia che Punta a guarire il bambino “malato” attraverso l’alimentazione, la gestione dello stress e le terapie omotossicologiche e PRM propone un percorso terapeutico che prende in considerazione l’integrità del piccolo paziente.
Uno dei capisaldi della terapia Pneisystem nel bambino e il protocollo antinfiammatorio e di drenaggio della matrice connettivale da effettuarsi almeno due volte all’anno, particolarmente consigliato in bambini con stress gestazionale o neonatale. (…)
La prescrizione di una dieta antiossidante/antinfiammatoria incentrata su un rapporto 40-30-30 di carboidrati, proteine e grassi insaturi che punti inoltre ad ottimizzare il rapporto AA/EPA completa idealmente la terapia antistress.
– Recentemente abbiamo promosso un’iniziativa nelle scuole elementari volta all’utilizzazione del ritmo e della musica come potenti modulatori dello stress, incoraggiando la percezione del corpo rilassato nei bambini trattati secondo il protocollo di base antinfiammatorio sopra esposto. – Globalmente abbiamo registrato una scarsissima incidenza di patologie influenzali stagionali, oltre ad una maggiore resa scolastica e ad un mi-gliorato livello di attenzione. Questi risultati incoraggianti ci hanno spinto alla messa a punto di un protocollo pediatrico dei cui risultati Vi terrò informati.
Vi saluto cordialmente.
Per consultazione di P172.5.9. , visitare il sito: www.medibio.it —> La Medicina Biologica, dal 2007/1. 61
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Il bambino e lo stress 1

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